Settimo appuntamento del ciclo “Sport, valori e inclusione sociale”
22 febbraio, ore 17:00 (modalità online)
Dialogo con Santo Rullo (medico psichiatra e presidente dell’International Football Committee on Mental Health) ci aiuta a comprendere il valore inclusivo dello sport e la sua capacità di riattivare il dialogo tra mente e corpo.
In questo dialogo, Santo Rullo ci aiuta a comprendere come lo sport, oltre che occasione ricreativa e strumento di inclusione sociale, sia anche uno strumento prezioso nel trattamento di casi psichiatrici; una possibilità in più offerta a quanti, in modo più o meno importante, sperimentano la fatica del disagio psichico.
In primo luogo, osserva Rullo, lo sport – e più in generale l’attività motoria – aiuta nella prevenzione di categorie che, anche in ragione dei trattamenti farmacologici a cui sono soggette, risultano particolarmente fragili (con un’attesa di vita inferiore alla media).
In secondo luogo, lo sport può coadiuvare nel trattamento di varie situazioni problematiche, proponendo esperienze in grado di riattivare un dialogo più sereno con se stessi, col proprio corpo, con gli altri. Chiaramente non si parla di sport in generale, ma di specifiche attività sportive adatte ai vari casi affrontati: per alcune situazioni saranno più utili sport di gruppo, per altri sport individuali; in alcuni casi sport di contatto, in altri no; per certi soggetti sarà bene proporre situazioni particolarmente sfidanti, per altre esperienze più distensive.
Il dialogo potrà essere seguito sul nostro canale Youtube la seguente link e su Facebook Istituto Jacques Maritain
Approfondimento
Ulteriore tema di discussione è stato quello relativo alla disabilità psicosociale che, soprattutto in tempi di pandemia, sta caratterizzando la vita di un numero sempre crescente di persone. Si tratta, osserva Rullo, di una forma di disabilità transitoria e limitata nel tempo, ma non per questo meno preoccupante. Nel 2020 a fare da padrona è stata sicuramente la depressione, che ha riguardato anche tanti giovani.
Interessante, poi, è stato apprendere come la letteratura scientifica internazionale per i disturbi dell’adattamento paragoni 45 minuti di esercizio fisico all’assunzione di un antidepressivo. Un motivo in più per impegnarsi per uno sport che sia realmente per tutti!
Un capitolo particolarmente gustoso del dialogo con Santo Rullo ha riguardato, infine, il progetto di “Matti per il calcio”: l’idea di usare il gioco più amato dagli italiani per offrire anche a persone affette da disturbi psichici l’opportunità di sperimentare, senza sconti, la dimensione agonistica. Progetto felice che ha condotto alla creazione di un campionato mondiale di calcio a 5 per persone affette da disturbo mentale. Un esempio di normalità sportiva nel riconoscimento – e nella valorizzazione – delle differenze. Davvero una splendida lezione.
Per approfondire questi temi e scoprire a fondo la figura del nostro ospite, riflettendo ancora meglio sul valore inclusivo della pratica sportiva, vi lasciamo qui il video completo dell’incontro.