Edizione 2012
Consegnare o tradire?
Patrimoni da tramandare,
patrimoni da non smarrire

Le linee-guida tematiche dell’edizione 2012 esplorano alcune forme di «patrimonio» umano di cui è ricca ogni società. Ci sono patrimoni da tramandare e innovare e che tuttavia possono anche essere smarriti o cristallizzati, cessando di essere una risorsa per la persona e per la società stessa. L’idea di «tradizione» si presta in maniera particolarmente feconda per l’analisi: nella medesima radice latina, «tradere», si intreccia l’esito positivo della «consegna» e dell’affidamento – che si fa innovazione nel passare attento di mano in mano del patrimonio – e il rischio negativo del «tradimento» e dell’impoverimento.
Nell’edizione del 2012 verranno ripresi gli ambiti antropologici classici della Summer School in Antropologia applicata («affettività», «ritmi e tempi del vivere», «fragilità» e «cittadinanza») proponendo di affrontarli secondo la chiave di lettura ambivalente del «tradere».
lunedì 18 giugno
Consegnare o tradire... ...il senso dei legami e del legarsi.
Introduzione antropologica
Relatore: prof. Giovanni Grandi - docente di Antropologia Applicata, Università di Padova
L'introduzione antropologica offre gli strumenti concettuali generali e le chiavi di lettura essenziali per affrontrare i lavori della settimana.
martedì 19 giugno
Consegnare o tradire… …la coscienza della condizione umana
Relatore: dott.ssa Marzia Ravazzini - antropologa, SOUQ Centro Studi Sofferenza Urbana (Milano)
Lo spazio crescente che l’«etica della cura» sta ricevendo nella società contemporanea è un riflesso importante della consapevolezza delle molteplici forme di fragilità dell’umano. La non marginalizzazione dell’umanità ferita contribuisce a creare una nuova coscienza di una condizione che riguarda tutti. Le situazioni drammatiche degli “ultimi” raccontano l’esplosione di fragilità a cui non sono estranei né i “penultimi” ne tantomeno quanti – badando agli indicatori economici – verrebbero annoverati tra i “primi”. Anche nell’educazione e nella rappresentazione pubblica del vivere diventa importante includere l’aspetto della caduta, della vulnerabilità, del fallimento anche, aiutando in questo modo a maturare una prospettiva maggiormente riconciliata con le inevitabili fatiche del quotidiano. Viceversa si rischia di tradire questo patrimonio di consapevolezza proponendo modelli di successo senza fatica, di perfezione fisica o morale tali da indurre sentimenti di superiorità negli uni o di inadeguatezza negli altri. In che modo le fragilità degli “ultimi” parlano ai “primi”? Quali sono i volti meno noti e magari più ordinari della fragilità nella società che meritano di essere conosciuti e condivisi?
mercoledì 20 giugno
Consegnare o tradire… …la ricchezza delle stagioni del vivere
Relatore: prof.ssa Pina de Simone - docente di Filosofia della Religione, Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale
La maggior parte delle culture contempla forme di iniziazione e momenti di passaggio nel corso della vita; il pensiero filosofico, come pure l’analisi sociologica nella stessa cultura occidentale immaginano – sia pur con chiavi di lettura diversificate – caratterizzazioni particolari per ciascuna stagione del vivere umano. Il rapporto tra generazioni appare sempre più ricco quanto più è sviluppata la capacità di un «passaggio delle consegne», giocato su più livelli: si consegnano patrimoni di saggezza e di esperienza, si consegnano ruoli e posizioni, si consegnano beni e risorse. Può però anche accadere di mancare di rispettare questa ritmica intergenerazionale. Cosa accade in una società quando gli adulti non sanno invecchiare e quando i giovani immaginano di non aver nulla da imparare? Esiste un’arte dell’invecchiare?
giovedì 21 giugno
Consegnare o tradire… …l’irripetibilità di una storia personale
Relatore: dott.ssa Silvia Landra - psichiatra, Casa della Carità, Milano
Una relazione si basa sulla condivisione di un’identità, sull’accoglienza delle risorse come delle fragilità, sul rispetto delle ferite e delle conquiste, sul riconoscimento dunque di una storia originale ed irripetibile. Le relazioni interpersonali diventano più ricche quanto più si fa profonda la condivisione delle storie: la condivisione delle narrazioni riduce l’estraneità. Tuttavia affidare la propria storia è anche mettersi nelle mani dell’altro, è esporsi. Il passato può essere tradito, consegnato ad altri al di fuori della relazione. Quali sono i benefici, le sfide ed i rischi del racconto di sé nelle relazioni interpersonali? Come scoprire l’equilibrio della condivisione che consente di costruire relazioni autentiche, rispettandone l’evoluzione ed i tempi?
venerdì 22 giugno
Consegnare o tradire… …le fondamenta di una città per l’uomo
Relatore: prof. Mauro Magatti - sociologo ed economista, Università Cattolica del Sacro Cuore
La storia di una società è fatta anche di “stagioni politiche”, di grandi modi di vivere la dimensione e l’impegno pubblico condivisi da più generazioni. Pur nella diversità dei tempi, dei problemi e delle congiunture, ogni “stagione politica” si fa portatrice di un’idea, di una prospettiva di lavoro e di sviluppo attraverso cui si propone di realizzare un presente ed un futuro migliori. Esiste però un patrimonio da custodire che, pur nell’innovazione, chiede di essere posto al riparo dai cambiamenti delle “stagioni politiche”: è la grammatica della dignità, la pedagogia del servizio al bene comune, la forza morale che valorizza le istituzioni civili. Quali sono i rischi, in particolare sulla lunga distanza, che porta con sé il tradimento della politica? Come preservare, in tempi di crisi, la coscienza del valore delle istituzioni civili e promuovere il recupero del patrimonio di sapienza del convivere che ha animato la stagione costituente della società italiana? Come riaprire l’orizzonte europeo, sempre più minato dalle ragioni di un’economia in difficoltà?