Edizione 2010

 

 

Correre e rallentare

 

Lunedì 21 giugno

 

Ritmi e tempi del vivere.

Introduzione antropologica

Relatore: Giovanni Grandi – Università di Padova

 

La fretta che caratterizza il ritmo della società contemporanea spesso impedisce di apprezzare il valore del tempo. Lo si ritrova più spesso in circostanze straordinarie, che costringono a rallentare e sollecitano ad interrogarsi sul senso profondo del tempo e di una vita che nel tempo si snoda. Che relazione c’è tra la parabola di vita biologica e quella di vita spirituale? Esiste un tempo per ogni cosa? Come confrontarsi con lo «scadere» del proprio tempo? Cosa significa realmente «rallentare»? Una introduzione antropologica offre chiavi di lettura tratte dai classici del pensiero per impostare la riflessione su questi ed altri interrogativi ed avviare il lavoro di analisi della Summer school.

 

 

Martedì 22 giugno

 

Stagioni del vivere e maturazione affettiva

Relatore: Pina De Simone - Facoltà Teologica Italia Meridionale

 

Il tempo si misura anche in stagioni, che spesso non riescono a trovare precisa declinazione anagrafica: adolescenza, giovinezza, età adulta, vecchiaia. Difficile dire quali siano i momenti di transito dall’una all’altra. L’affettività della persona umana si sviluppa lungo questi periodi incontrando problematiche diverse: dal trasporto all’impegno, dalla fedeltà al distacco. Come interpretare ogni tempo cogliendone i frutti che nutrono il percorso di maturazione della persona? Esiste un tirocinio nella dimensione affettiva? È possibile individuare esperienze fondamentali in questo avvicendarsi delle stagioni del vivere?

 

 

Mercoledì 23 giugno

 

Tempi della ricostruzione e della guarigione

Relatore: Giuseppe Giunta - psicoterapeuta e psichiatra, Ospedale Civile di Lecco

 

L’esperienza umana attesta che costruzione e distruzione hanno sempre tempi diversi: lunghi la prima, brevi, talvolta istantanei la seconda. La ricostruzione, specie se si tratta di relazioni, sembra essere qualcosa di ancor più impegnativo, talvolta è ritenuta cosa impossibile dopo rotture traumatiche, delusioni o tradimenti. Le ferite dell’anima non sembrano guarire fisiologicamente come quelle del corpo. Talvolta rimangono semplicemente aperte. È possibile «ricostruire» le relazioni infrante? A quale prezzo? E quali sono i tempi di questa difficile ricostruzione? Ci sono ferite che non possono guarire?

 

 

Giovedì 24 giugno

 

Tempi della tecnologia, tempi della cultura, tempi della cura

Relatore: Mino Conte – Università di Padova

 

Il progresso tecnologico ci ha abituati a tempi molto rapidi di sostituzione dei diversi manufatti, talvolta portandoci a ritenere ineluttabile in ogni settore la dinamica «usa e getta». Questa regola del «vecchio da buttare» vale ad ogni latitudine dell’umano? Ciò che viene «dopo» è per questo sempre «meglio» di ciò che c’era prima? Che cosa significa «progresso» nella cultura e nella conoscenza? Quali sono i tempi fisiologici nello sviluppo di una coscienza culturale? La «cura» della persona, specie in ambito educativo, come si misura con le dinamiche della sostituzione, dell’aggiornamento, dell’accumulo di informazioni e dell’approfondimento? C’è un tempo in cui la «cura» educativa deve avere termine?

 

 

Venerdì 25 giugno

 

Tempi delle comunicazioni e cambiamenti della società

Relatore: Piermarco Aroldi – Università Cattolica di Milano

 

È un'impressione comune che vi sia un nesso tra i messaggi veicolati dai mezzi di comunicazione di massa ed i cambiamenti della società. Ma quanto incidono realmente i mass media nella formazione della coscienza? Quali sono i tempi che nelle diverse stagioni del vivere vengono spesi nelle tele-comunicazioni? I ritmi del cambiamento sociale rispecchiano quelli del cambiamento dei format televisivi e/o viceversa? Anche il modo di comunicare - e non solo i messaggi dei media - introduce delle novità nella società: i nuovi mezzi di comunicazione (sms, piattaforme internet, chat...) stanno generando solo nuove abitdini o anche nuove mentalità?

 

 

Sabato 26 giugno

 

Consegna diplomi e verifica finale