Gli abusi nel mondo dello sport
Il male fa male e nessuno ama guardarlo in faccia. In alcuni casi è così orribile che preferiamo girare la testa, illudendoci che basti a farlo sparire. Sappiamo bene, però, che in questo modo il male aumenta, non diminuisce, e che essere adulti significa avere il coraggio di affrontare la realtà per quella che è, non per quella che vorremo che fosse. Anche lo sport ha il suo lato oscuro. Zone d’ombra che fatichiamo a illuminare perché non vogliamo fare i conti con ciò che ci mette in difficoltà.
Parlando del male dello sport si pensa subito al doping e questo è senza dubbio un deo dei principali problemi. Tuttavia c’è un male che trova ancora meno spazio sulle pagine dei giornali e negli ordini del giorno delle federazioni. Un male odioso, scomodo, terribile. Così orrendo che si finge non esista; e, quando si mostra, si tende a ricacciarlo in fretta sotto il tappeto. Parlo di violenza sessuale e di abusi sui minori; un male che, come il doping, è molto più diffuso di quanto vogliamo ammettere.
Una giornalista coraggiosa – Daniela Simonetti, fondatrice dell’associazione "Il cavallo rosa contro gli abusi nello sport /Change the game" – ha cercato di aprire uno spiraglio nella fitta trama di reticenze, omertà e paure che impediscono di guardare in faccia questo doloroso problema. Lo ha fatto con un libro duro ma necessario: Impunità di gregge. Sesso, bugie e omertà nel mondo dello sport.
Di questo importante libro parleremo con l'autrice attraverso una diretta social trasmessa in contemporanea sul profilo Facebook e sul canale YouTube dell'Istituto Jacques Maritain.
Vi aspettiamo!
Iniziativa realizzata in collaborazione con il DIUM – Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell'Università degli Studi di Udine.
