Che cos’è la Scuola di Antropologia Applicata?
Una cornice un po’ spiovente, che ricorda una casa. Per richiamare la determinazione nel riunire sotto lo stesso tetto persone diverse, valorizzando un clima di famiglia. Per ricordare che al centro di tutto ci sono le relazioni di cui prendersi cura.
Tre blocchi, sempre la stessa forma, irregolare. Per ricordare anzitutto che la vita non è fatta solo di regole ma anche di sorpresa e di dinamiche che si sottraggono ai calcoli…
Tre blocchi irregolari che però provano a stare in equilibrio.
Alla base la ricerca antropologica (seguendo la tradizione del personalismo, con Jacques Maritain e molti altri).
Come obiettivo una formazione che punta in alto, nella fiducia che la cultura umanistica sia un patrimonio di tutti e per tutti, capace di arricchire non solo gli specialisti ma chiunque sia appassionato di umanità e impegnato fattivamente nel promuoverla.
Tra ricerca e formazione gli studi applicativi (pubblicazioni, tesi, studi settoriali…) che si inseriscono quasi come una leva per spingere più in alto l’impegno formativo, ma anche per ricordare che tra la filosofia e la scuola deve esserci sempre di mezzo l’esperienza reale; e per ricordare che non si può leggere efficacemente l’esperienza né dare nuovo respiro al sociale se alla base non ci sono buone chiavi di lettura antropologiche.